Scalate sul Catinaccio
TORRE STABELER 2805 m - TORRI DEL VAIOLET Diedro "Fehrmann" (sud)


Diedro "Fehrmann" (sud)
Prima ascensione: R. Fehrmann und O. Perry-Smith 1908
Difficoltà: III-IV, un tratto IV+
Dislivello: 145 m
Sviluppo: 155 m + 10 m alla vetta
Tiri: 6 + 10 m alla vetta
Ore: 2.30
Roccia: ottima
Attrezzatura: NDA
CARATTERE
Grande classica di media difficoltà. È consigliato il magnesio.
APPROCCIO
Dai Rif. Re Alberto I, 2621 m, dirigersi per sentiero evidente verso le torri. Raggiunto il “Terrazzo” (prima del canale ai piedi delle torri Delago/Stabeler), scendere nel canale stesso e seguire verso ds. un’evidente cengia per 10 m. Ore 0.20
DISCESA
Dalla vetta scendere in doppia dal chiodo di sosta 10 m nel canal in direzione Nord. Quindi 25 m (chiodo cementato) ad una cengia, che va seguita orizzontalmente 8 m verso Ovest (sinistra). Poi giù 15 m per una rampa/canale ad un’altra cengia, che si segue 8 m verso Sud fino al “blocco incastrato” tra la Torre Stabeler e la Torre Delago. Da qui 4 doppie di: 20 m; 20 m, 20 m, 25 m e un po’ di arrampicata fino al canale e poco dopo al “Terrazzo”. Ore 0.50. Con due corde da 50 m: lungo le soste della via “Emmerich”. 1.40 m, 2.45 m (saltare una sosta), 45 m.
TORRE WINKLER 2800 m - TORRI DEL VAIOLET Fessura "Winkler" (parete sud e est)


Fessura "Winkler" (parete sud e est)
Prima ascensione: G. Winkler 1887
Difficoltà: IV+, la fessura originale V
Dislivello: 140 m
Sviluppo: 169 m + 57 m dell’itin. no. 37
Tiri: 7 + 2 dell’itin. no. 37
Ore: 2.30
Roccia: ottima
Attrezzatura: NDA
CARATTERE
Itinerario storico, grande traguardo di quel tempo per il livello di difficoltà raggiunto. Arrampicata varia ed appagante, da non sottovalutare il passaggio chiave “Winklerriss” per la roccia levigata.
DISCESA
Tornare indietro per la via di salita fino al primo chiodo cementato, poi doppia di 25 m (esatti) alla cengia larga di 3 m. Ora verso O per cengia discendente (40 m, corto camino di III). Continuare aggirando la torre (verso la Torre Stabeler) per due cenge sovrapposte (esposto, II) per ca. 12 m ad un chiodo cementato. Quindi 4 doppie: 1.25 m, 2.25 m (il chiodo si trova a S della forcella tra Torre Winkler e Torre Stabeler), poi qualche metro di arrampicata (II) nel canale e 5 m sulla sin. al prossimo ancoraggio, 3.25 m e poco più sotto l’ultimo chiodo per doppia, 4.25 m. Con breve arrampicata (I) si raggiunge l’attacco dell’itin. e la cengia di rientro/accesso. Ore 0.50. (ore 1.10 al Rif. Re Alberto I). Con due corde da 50 m: dall’ultima sosta della via „Steger“ (vedi itin. no. 35) con 4 doppie (30 m, 30 m, 30 m alla “cengia larga di 1 m”, 45 m).
CIMA CATINACCIO 2981 m - PARETE EST CIMA PRINCIPALE Via "Fantasia"


Via "Fantasia"
Prima ascensione: A. Bernard e M. Vigo 1991.
Difficoltà: V-
Dislivello: 420 m
Sviluppo: 458 m
Tiri: 13
Ore: 4-4.30
Roccia: ottima/buona
Attrezzatura: NDA + Friends no. 2-3
CARATTERE
Itinerario elegante e ripetuto, a tratti su placche compatte. Al termine della via si può decidere per raggiungere la Cima Principale: se entrare nel catino detritico (dopo la prima lunghezza della via “Dall’Oglio”) e poi per cresta oppure scalare la bella via “Dall’Oglio”. La combinazione degli itinerari “Fantasia e Dall’Oglio” propone una delle vie più lunghe del Catinaccio.
APPROCCIO
Dai Rif. Vajolet/Preuß, 2243 m, salire il sentiero no. 541 verso il passo Coronelle. Sotto la “Parete Est” e di fronte alla Diretta “Steger” deviare a destra per una valletta verde, che in breve porta all’attacco. Ore 0.40. Base per l’approccio anche il Rifugio Gardeccia.
DISCESA
Salire alla Cima Principale lungo il poco piacevole catino detritico e poi cresta sud (I-II, ore 0.40) oppure per la bella via “Dell’Oglio” (III-IV, ore 2).
PUNTA EMMA 2617 m - CATINACCIO CENTRALE Via "Fedele" (parete sud-est)


Approccio:
L’attacco diretto è consigliato.
Discesa:
dalla vetta seguire cresta verso O – poco prima dell’arrivo scendere verso N per cengia (30 m dislivello – II) – a sinistra dello spigolo scendere per rampa nascosta (15 m – un passaggio III) – a sinistra chiodo cementato per doppia di 25 m – seguire in discesa canale (NO, II) – prima di salto andare a sinistra – rientrare più in basso – sentiero No. 542 – durata 30 min. (1 ora al Rifugio Vajolet).
I primi ad ascendere questa rotta furono Fedele Bernard e G. Masé Dari, nel 1929. È una via molto frequentata, per via della sua salita piacevole e del suo itinerario vario e divertente. La difficoltà è di V-, il dislivello da superare è di 400 m, la durata dell’intero itinerario è di ca. 4 ore. La scalata si sviluppa su 387 m con 11 tiri, più 80 m alla vetta, su roccia buona ma un po’ da pulire, gli ultimi 4 tiri sono dei trasferimenti alla cima.
Attrezzatura richiesta:
NDA e Friends medi.
PUNTA EMMA 2617 m - CATINACCIO CENTRALE Fessura "Piáz" (nord-est)


Fessura "Piáz" (nord-est)
Approccio:
dal Rifugio Vajolet o Rifugio Preuß (2243 m) – sentiero No. 542 per Rifugio Re Alberto I (2621 m) – prima corda fissa andare a sinistra – attraversare tre piccoli canali (II) – salire obliquamente per rampa al terrazzino – durata 30 min.
Discesa:
dalla vetta seguire cresta verso O – poco prima dell’arrivo scendere verso N per cengia (30 m dislivello – II) – a sinistra dello spigolo scendere per rampa nascosta (15 m – un passaggio III) – a sinistra chiodo cementato per doppia di 25 m – seguire in discesa canale (NO, II) – prima di salto andare a sinistra – rientrare più in basso – sentiero No. 542 – durata 30 min. (1 ora al Rifugio Vajolet).
Il primo a conquistare questo itinerario storico fu l’intrepido G. B. Piáz, in un’impresa straordinaria ed incredibile per il 1900. La difficoltà è di V, con un dislivello di 350 m, da non sottovalutare il faticoso tiro chiave con difficoltà sostenute. La scalata di ca. 3.30 ore si sviluppa su 294 m con 9 tiri più 110 m alla vetta, su un’ottima roccia.
Attrezzatura richiesta:
NDA e Friends medio/grandi.
TORRE DELAGO 2790 m - TORRI DEL VAIOLET Spigolo "Piáz" (sud-ovest)


Spigolo "Piáz" (sud-ovest)
Approccio:
dal Rifugio Re Alberto I (2621 m) – sentiero verso le torri – al “Terrazzo” (prima del canale ai piedi delle Torri Delago/Stabeler) scendere nel canale – a sinistra del canale – per rampa a destra all’attacco – durata 20 min.
Discesa:
a destra della vetta (Est) inizio discesa – due doppie di 15 m e 18 m al “blocco incastrato” tra Torre Delago e Torre Stabeler – altre 4 doppie di 20 m, 20 m, 20 m, 25 m – arrampicata fino al canale – al “Terrazzo” – durata 50 min. Con due corde da 50 m: dal primo chiodo cementato direttamente al “blocco incastrato” e poi nel canale verso Sud.
I primi ad ascendere questo spigolo, il più frequentato e famoso del Gruppo del Catinaccio, furono Giovanni B. Piáz, Francesco Jori e Irma Glaser, nel 1911. Oltre all’attrezzatura NDA, l’utilizzo del magnesio è consigliato, poiché si tratta di un’arrampicata super aerea su roccia levigata nei tratti obbligati. La difficoltà è di IV, un passaggio è di IV+, il dislivello da superare comprende 130 m. La scalata si sviluppa su 156 m con 6 tiri, su roccia ottima, buona l’ultimo tiro. La durata è di ca. 2.30 ore.
CIMA CATINACCIO 2981 m - PARETE EST CIMA PRINCIPALE Diretta "Steger" (parete sud-est)


Diretta "Steger" (parete sud-est)
Approccio:
Rifugio Vajolet e Rifugio Preuß (2243 m) sentiero No. 541 verso passo Coronelle – sotto “Parete Est” di fronte alla “Diretta Steger” a destra per valletta verde all’attacco – durata 40 min.
Discesa:
“corda corta” e s doppie – scendere stesso percorso di salita fino alla “Via normale” – traversare versante Est per ca. 100 m – alla forcella a sinistra seguendo cengia esposta (ca. 15 m) che porta a doppia di 15 m – lunga rampa al canale di salita (sinistra, I-II) – usufruire delle prime 2 soste cementate della via di salita, per due doppie di 20 m – Rifugio Passo Santner – durata ore 1.30.
I primi ad ascendere questo grandioso itinerario, chiamato “la classica della Parete Est” furono Hans Steger, Paula Wiesinger, Fred Masè Dari e Siegfried Lechner, nell’agosto del 1929. La difficoltà della rotta è di V+, un tiro di VI-, su roccia buona fino ottima, da non sottovalutare la lunghezza della via di 733 m con 20 tiri più 70 m alla vetta, con un dislivello di 600 m. Durata della scalata: 6-7 ore.
Attrezzatura richiesta: NDA.
PUNTA EMMA 2617 m - CATINACCIO CENTRALE Via"Steger" (parete sud-est)


Via „Steger“ (parete sud-est)
Approccio:
Rifugio Vajolet e Rifugio Preuß (2243 m) – sentiero No. 542 per Rifugio Re Alberto I (2621 m) – poco dopo a sinistra sentiero orizzontale – alla base della Punta Emma – salire alla rampa obliqua verso sinistra – durata 10 m.
Discesa:
dalla vetta seguire cresta verso O – poco prima dell’arrivo scendere verso N per cengia (30 m dislivello – II) – a sinistra dello spigolo scendere per rampa nascosta (15 m – un passaggio III) – a sinistra chiodo cementato per doppia di 25 m – seguire in discesa canale (NO, II) – prima di salto andare a sinistra – rientrare più in basso – sentiero No. 542 – durata 30 min. (1 ora al Rifugio Vajolet).
I primi a conquistare la parete sud-est della Punta Emma furono Hans Steger e Paula Wiesinger nel 1929. Si tratta di una via classica, piacevole e molto frequentata per via della sua bella esposizione e la vicinanza al rifugio. La difficoltà è di V, un tiro V+, l’arrampicata elegante e sostenuta in un tiro si sviluppa su 407 m con 11 tiri più 110 m alla vetta, con un dislivello di 400 m. La via è ben chiodata e la roccia è ottima, a parte qualche breve passo.
Attrezzatura richiesta: NDA + Stopper medi.
Durata: 4 ore.
TORRE WINKLER 2800 m - TORRI DEL VAIOLET Diretta "Steger" (parete sud)


Diretta "Steger" (parete sud)
Discesa:
via di salita fino primo chiodo cementato – doppia di 25 m alla cengia larga di 3 m – verso O per cengia 40 m (corto camino di III) – aggirare la torre per 2 cenge sovrapposte (esposto, II) ca. 12 m – chiodo cementato – 4 doppie: 1,25 m, 2,25 m (chiodo a S della forcella tra Torre Winkler e Torre Stabeler) – arrampicata nel canale (II) – 5 m sinistra prossimo ancoraggio – 3,25 m e poco più sotto ultimo chiodo per doppia, 4,25 m – breve arrampicata verso attacco dell’itinerario – cengia di rientro – durata 50 min. (ore 1.10 al Rifugio Re Alberto I).
I primi ad ascendere questo itinerario, bello ed impegnativo, furono H. Steger, P. Wiesinger, F. Masé Dari e A. Paluselli nel 1929. La difficoltà è di VI, con un dislivello di 140 m da superare. La scalata si sviluppa su 105 m con 4 tiri e 64 m con 2 tiri dell’itinerario 37, più 5 m alla vetta e 7 m di trasferimento. Attrezzatura richiesta su questa roccia ottima, buona il primo tiro: NDA più serie completa di Stopper più Friends No. 2,5-3. Durata della scalata: 2.30 – 3 ore.